Sebbene la voce umana sia una funzione biologico-sociale programmata nei nostri geni, si tratta di una facoltà che ha bisogno di numerosi stimoli per manifestare il suo reale potenziale.
Non esistendo un organo proprio alla voce, questa vibrazione è il frutto di un movimento, di una coreografia interna molto articolata, alla quale partecipano tutti i settori dell’organismo.
E' una vibrazione sonora che collega tutti gli esseri umani.
«La sola certezza che abbiamo è che la musica di una voce e le meravigliose sinfonie che può generare cantando, sono il risultato di un’unità che si anima in modo coerente: è tutto un corpo che vibra e danza» (P. Verêt – C. Cuomo)
Nella comunicazione, la voce detiene il 38% della capacità comunicativa, le parole solo il 7%! Ciò che colpisce, non è la parola in sé ma è come viene pronunciata: velocità, ritmo, volume, timbro.
Mentre le varie tecniche utilizzate da doppiatori, attori, cantanti lavorano con la modulazione della voce per rendere l’ascolto più sensibile, la Nutripuntura (nata in Francia negli anni ’80, da un team multidisciplinare guidato dal Dr. Patrick Verèt,) utilizza minime quantità di oligoelementi assumibili per via orale nutrendo le correnti vitali di energia elettromagnetica distribuite in tutto il corpo, ottenendo scambi fotonici di membrana.
La memoria cellulare, argomento caro a tutti i moderni studi di biologia epigenetica, è al centro di questa tecnica davvero all’avanguardia, dove la cellula non è vista come una realtà statica ma in continuo scambio con le informazioni esterne.
La persona, dopo l’assunzione, si trova in uno stato di benessere generale, con una postura più verticale, con più buon umore, con una voce più ritmica, più radicata, più espressiva, con molti più armonici.
Comunicare è vitale:
La voce parlata permette di raccontare, dialogare, condividere delle idee.
La voce cantata, con le sue modulazioni ad alto rilievo emozionale, trasmette mille sensazioni, permette di rigenerarsi, regalando armonia e bellezza.
